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POMPA DIAMAGNETICA

Tecnica terapeutica riabilitativa non invasiva che fonda i propri principi di funzionamento sull’utilizzo dei campi magnetici ad alta intensità (2 Tesla corrispondenti a 20.000 Gauss) iperpulsati. L’effetto di tali campi nel corpo determina effetti biologici (Drenaggio e normalizzazione delle funzioni cellulari e Biostimolazione endogena eventualmente associata alla somministrazione ed impianto di molecole attive) molto particolari che si traducono in applicazioni non invasive e non dolorose per la cura di molte importanti  patologie note nella medicina.
Con la diamagnetoterapia si eseguono trattamenti terapeutici e riabilitativi che si adattano alle evoluzioni della patologia rispondendo sempre nella maniera più efficiente e rapida.

DIATERMIA (T.E.CA.R)

La diatermia è una terapia strumentale associabile alla terapia manuale, il cui effetto percepito consiste in una sensazione di calore nei tessuti profondi e superficiali dell'apparato muscolo-scheletrico. Più conosciuta con l'acronimo di trasferimento energetico capacitivo e resistivo (t.e.ca.r.), ha come principali effetti l'aumento di temperatura delle zone trattate, un aumento della circolazione locale e dell'ossigenazione con effetti miorilassanti, antidolorifici e drenanti. Le sue principali applicazioni in riabilitazione riguardano le risoluzioni delle tensioni muscolari, il recupero degli infortuni che riguardano i muscoli, il trattamento di tendiniti e dolori articolari di tipo acuto o cronico.

SIT (Sistema Infiltrativo Transdermico)

Si tratta di un efficace metodo medico per veicolazione transdermica che permette, attraverso microimpulsi controllati da un impedenziometro, di trasportare attraverso la pelle principi attivi ad alto peso molecolare negli spazi interstiziali. La miscela di gel e di molecole viene contenuta all’interno di speciali elettrodi, disponibili in dimensioni diverse a seconda della zona del corpo in cui intendiamo operare.
È un metodo indolore: il paziente durante la seduta percepisce la sensazione di una leggera contrazione muscolare.
Con una simile opportuna variazione dei parametri elettrici, questa metodica rende possibile la veicolazione di sostanze per via transcutanea, non alterando i tessuti e raggiungendo profondità ottimali. Il sistema è stato protocollato con principi attivi sia di base sintetica sia di origine vegetale con una specifica indicazione: antinfiammatoria, drenante, antalgica, decontratturante, decalcificante, antiedemigena, nel trattamento calcifico e nei tessuti fibrotici.

ONDE D'URTO DIAMAGNETICHE

La terapia con onde d'urto o ESWT (Extracorporeal ShockWave Therapy) sfrutta il fenomeno della cavitazione provocato da onde acustiche impercettibili ad elevata intensità per curare patologie litiasiche delle vie urinarie, patologie ortopediche e neurologiche.
Le onde d'urto producono microtraumi in grado di accelerare i processi biologici di riparazione dei tessuti: si attivano le forze di auto-guarigione, il metabolismo migliora, l'irrorazione sanguigna aumenta e il tessuto danneggiato si rigenera e guarisce.

ELETTROTERAPIA

L’elettroterapia consiste nell’applicazione locale di impulsi elettrici alternati (elettrostimolazione) o continui (ionoforesi), a scopo terapeutico. In generale gli effetti dell’elettroterapia si possono riassumere in:
  • azione antidolorifica
  • azione eccitomotoria (stimolazione muscolare)
  • azione trofica (miglior apporto vascolare e di nutrizione)

CORRENTI DI STIMOLAZIONE

Sono quel gruppo di correnti che hanno la capacità di provocare la contrazione di un muscolo o di un gruppo di fibre muscolari. In base a determinate caratteristiche di intensità, durata, forma e frequenza, è possibile distinguere tra la corrente faradica, la corrente ad impulsi regolabili e la corrente di Kotz.
La corrente elettrica può anche stimolare i muscoli, intervenendo su muscoli innervati normalmente, parzialmente o denervati. Sono indicate per il trattamento di discopatie con compromissione periferica, di alcune patologie neurologiche e si hanno notevoli risultati nel recupero delle masse muscolari, a seguito di traumi o interventi chirurgici.

CORRENTI DIADINAMICHE

Sono correnti unidirezionali ed semisinusoidali a bassa frequenza. Esistono cinque tipi di correnti diadinamiche con diversa frequenza: Monofase fissa, Difase fissa, Corto periodo, Lungo periodo, Sincopata. Sono correnti a bassa frequenza che offrono la possibilità di combinare l’effetto antalgico con quello rilassante o eccitomotorio a seconda delle diverse e molteplici indicazioni:
  • forme infiammatorie di tendini, capsule articolari e molli
  • traumatismi

TENS (analgesiche)

Il nome deriva dall'inglese "Transcutaneous Electrical Nerve Stimulator" cioè a dire "Elettrostimolazione Nervosa Transcutanea". La T.E.N.S. viene attuata con una corrente rettangolare erogata a frequenza bassa, a frequenza alta, sotto forma di brevi pacchetti di impulsi oppure con modulazione automatica. Sono impulsi elettrici utilizzati con finalità prevalentemente antalgica.
La TENS è indicata in numerose patologie dolorose, sia acute che croniche:
  • dolori radicolari: rachialgie, sciatalgie e cruralgie
  • nevralgie post-erpetiche
  • artrite reumatoide
  • artralgie e mialgie localizzate
  • dolore del moncone di amputazione

CORRENTI INTERFERENZIALI (analgesiche)

Sono correnti a bassa frequenza che si formano e interagiscono con i tessuti nel punto in cui le due correnti si incrociano. Poiché agiscono più in profondità rispetto ad altre correnti, trovano applicazione soprattutto nel trattamento di alcune articolazioni, tra le quali l’anca, la spalla, la colonna lombare.
Avendo un’azione principalmente analgesica e trofica queste correnti sono particolarmente indicate nel trattamento di nevralgie e artrosi.

ULTRASUONI

Tecnica che utilizza a scopo terapeutico gli effetti biologici prodotti dagli ultrasuoni. La produzione di ultrasuoni si ottiene sfruttando la capacità di alcuni cristalli minerali di dilatarsi e comprimersi, emettendo così vibrazioni, una volta sottoposti all'azione di un campo elettrico di corrente alternata.

MAGNETOTERAPIA

La magnetoterapia utilizza i campi magnetici ed ha un’azione antinfiammatoria, antiedemigena (contrasta la ritenzione di liquidi) e un effetto stimolante nella riparazione tissutale (in particolare il tessuto osseo, influenzato direttamente da questa tipo di terapia). Le indicazioni principali riguardano:
  • Patologie in cui è richiesto una maggiore microvascolarizzazione e/o rigenerazione tessutale, quali l’attecchimento di autotrapianti, il consolidamento di calli ossei, il morbo di Perthes
  • Riparazione di ulcere traumatiche, da decubito, da ustioni, venose (specialmente di tipo cronico)
  • Malattie reumatiche; patologie articolari quali artrosi, tendiniti, borsiti, periartriti, cervicalgie, lombalgie, mialgie; trattamento delle fratture sia durante che dopo la gessatura
  • Affezioni dermatologiche: psoriasi, dermatiti, herpes zoster
  • Osteoporosi distrettuali: sindrome algodistrofica

LASERTERAPIA (YAG)

Il laser è una sorgente di radiazione elettromagnetica. Più semplicemente, lo possiamo definire come un dispositivo che produce energia sotto forma di un’onda luminosa. La terapia con laser si fonda quindi sulla possibilità di fornire ai tessuti energia elettromagnetica, con riconosciuti effetti terapeutici:
  • Antinfiammatorio sulle articolazioni e sui muscoli
  • Analgesico sulle fibre nervose
  • Biostimolante e rigenerativo sui tessuti molli e connettivi
  • Vasodilatatore sul microcircolo (migliora quindi la circolazione periferica)
  • Antiflogistico e antiedemigeno (si ottiene il pronto riassorbimento dei mediatori dell’infiammazione e di eventuali raccolte di liquido)